Quando si parla di industria tessile si fa riferimento ad un paradigma del lavoro che è stato, fondamentalmente, tra i primi ad essere interessati dal processo di innovazione tecnologica preponderante che ha caratterizzato gli ultimi anni.
Il miglioramento dei vari aspetti dell’industria tessile ha, del resto, fatto sì che si portasse moltissima innovazione all’interno del settore di riferimento, permettendo una maggiore efficienza sul luogo di lavoro a fronte anche di un miglioramento della qualità del prodotto stesso.
Grazie ai nuovi strumenti per il tessile, infatti, è possibile ottenere prodotti di qualità nel minor tempo e rispettando l’ambiente.
In quest’approfondimento tratteremo proprio di macchinari per concerie; ossia strumenti fondamentali per il processo innovativo che ha interessato l’industria tessile. Le macchine per concerie esercitano un ruolo importantissimo all’interno del settore in cui vengono adoperate, permettendo la trasformazione delle pelli grezze in prodotti di alta qualità. I macchinari per concerie sono, di fatto, strumenti composti, all’interno dei quali si compiono diversi processi che conducono al risultato finale. Non a caso, queste macchine svolgono processi di lavorazione, meccanici, chimici e fisici.
Al di là dell’efficienza dal punto di vista produttivo che viene assicurata dai macchinari per concerie, questi strumenti assicurano anche il rispetto di elevati standard ambientali. Le macchine in oggetto, infatti, riducono l’impatto dell’attività di concia, attraverso la possibilità di poter recuperare e riutilizzare l’acqua e i prodotti chimici che adoperano all’interno dei vari processi.
Insomma, i macchinari per concerie hanno un ruolo cruciale nel mondo della moda e, in generale, nell’industria tessile. Scopriamo, nelle prossime righe, il dettaglio sui vari processi di creazione che sono in grado di svolgere.
I vari processi svolti dai macchinari per concerie: ecco cosa serve sapere
Entrando nel merito della questione tecnica, possiamo affermare che i macchinari per concerie nascono al fine di operare e trattare nel migliore dei modi la materia prima per renderla un lavorato finale indossabile e di bell’aspetto. Per farlo, i macchinari per concerie sfruttano agenti chimici e componenti meccanici che lavorano profondamente il grezzo attraverso processi di matrice differente. I macchinari per concerie vedono, infatti, il coinvolgimento di attrezzature di vario genere, con mansioni specifiche ben assegnate.
Innanzitutto, quando si lavora la pelle si parte dalla pulizia del grezzo.
Si tratta di un dettagliato processo all’interno del quale si eliminano i detriti e i residui di sporco dalle materie prime. La pulizia della pelle avviene in bagni di acqua e Sali utili a rimuovere tutte le impurità e ad ammorbidire le fibre della pelle, in modo da renderle più facilmente lavorabili. Dopodiché, si procede con il processo di concia vero e proprio, all’interno del quale si utilizzano sostanze come il cromo o l’alluminio per fissare le fibre della pelle, in modo da renderle più resistenti ai vari agenti avversi.
Al termine di queste fasi, le pelli si stirano e vengono sottoposte a pressione allo scopo di rimuovere l’acqua e i liquidi in generale per ottenere un semilavorato dall’aspetto uniforme su cui applicare tintura e, successivamente, da sottoporre al processo di finitura, per mezzo di colori e trattamenti chimici che aiutano a migliorarne aspetto e resistenza.
Solo dopo si essicca la pelle e si procede con le ultime rifiniture. Come abbiamo avuto modo di vedere, sono diverse le fasi a cui si sottopone la pelle per raggiungere lo stato di prodotto finale.
Per questo motivo risulta praticamente impossibile pensare ad un’industria tessile sprovvista di questi macchinari.
Perché scegliere macchinari per concerie nuovi
Come già accennato nell’introduzione del nostro approfondimento, l’industria tessile è stata tra le prime ad essere investite dall’innovazione tecnologica. Questo, perché, utilizzando macchine di nuova generazione è possibile essere molto più creativi ed aumentare, al contempo, la produttività sul luogo di lavoro.